CULTURA: ALLA BASE DI OGNI COSA, DALLO SPORT ALLA FINANZA!
di Cristian Cecconi | pubblicato il 17 settembre 2018
La Francia, patria dei diritti dell’uomo, recentemente è stata spesso sulle prime pagine dei giornali per fatti negativi legati allo sport: dai postumi della vittoria del mondiale di calcio al tifo un po’ troppo caldo visto al Tour di France… vicende che sono figlie dell’ignoranza e nel contempo di quella malata voglia di volere apparire e di avere quei secondi o minuti di gloria a qualsiasi costo.
D'altronde già nel 1968 Andy Warhlo diceva “In the future everyone will be world-famous for 15 minutes” tradotto “in futuro tutti saranno famosi in tutto il mondo per 15 minuti”!
Ma forse Andy Warhlo non pensava che la maggior parte delle persone avrebbe fatto di tutto per essere famosa, anche cose molto stupide o crudeli.
Dalla Francia all’Italia il passo è breve, in tutti i sensi!
Come i nostri simili transalpini anche noi abbiamo dato più volte dimostrazione della nostra ignoranza, nello sport soprattutto, ma anche in altri ambiti come la finanza.
Avere conoscenze anche basiche di natura finanziaria forse avrebbe ridotto, se non addirittura annullato, disastri finanziari come quelli accaduti a seguito del fallimento delle 4 banche italiane che hanno visto azzerare risparmi di migliaia di investitori.
Certo ora mi dirai che quei risparmiatori si sono fidati del loro “consulente bancario” …
Non sto dicendo che non ci si debba fidare più di nessuno, ma se oltre alla fiducia mettessimo anche un po’ di cultura filerebbe tutto più liscio.
Cultura, proprio questa sconosciuta per noi italiani!
Lo sapevi che, secondo una recente indagine fatta dalla Banca Mondiale insieme ad altri istituti di ricerca, l’Italia risulta al 63° posto nel mondo per cultura finanziaria?
Ci stanno davanti paesi come Botswana, lo Zimbabwe, lo Zambia, la Tanzania e il Madagascar!
Sinceramente questo risultato mi mette un po’ di imbarazzo ma soprattutto mi fa domandare:
ma davvero non ce ne frega proprio niente dei nostri soldi, dei nostri risparmi di una vita, del nostro patrimonio?
Come può un paese sviluppato come il nostro, ricco di beni e di geni fregarsene così?
E questo non accade solo per la cultura finanziaria, ma anche per la cultura in generale…
Lo Stato e la scuola in primis dovrebbero fornire cultura ed investire affinché le future generazioni siano migliori delle precedenti, ma senza aspettare che le istituzioni mettano in moto la loro lentissima macchina operativa, perché non iniziamo noi dal nostro piccolo a fare qualcosa per accrescere la nostra cultura?