ANNO PESSIMO PER I MERCATI FINANZIARI: COSA TI CONVIENE FARE?
di Cristian Cecconi | pubblicato il 23 novembre 2022
La storia insegna che anni pessimi in Borsa spesso sono stati seguiti da anni di recupero. Anni da dimenticare che, osservati in ottica di lungo termine, hanno rappresentato occasioni d’acquisto. Prendi questa crisi complessa. Il mercato comincia a guardare avanti perché osservando inflazione e tassi il peggio, forse, potrebbe essere alle spalle
Una delle frasi più conosciute - se non la più celebrata in assoluto - dello scrittore americano Mark Twain recita "La storia non si ripete ma fa rima". Come dire che l’analisi del passato può aiutare a intuire quello che potremmo probabilmente aspettarci in futuro. In quest’ottica, è istruttivo per te sapere che gli anni pessimi in Borsa spesso sono stati seguiti da anni di recupero.
L’esempio dello S&P 500 di Wall Street
Solo per farti qualche esempio non troppo datato, puoi osservare quanto accaduto all’S&P 500 di Wall Street, uno degli indici con la più lunga serie storica e considerato punto di riferimento per tutti i mercati azionati, negli anni 2002, 2008, 2018 e nei successivi 12 mesi.
Nel 2002 l’S&P 500 perse il 23,37% per poi recuperare il +26,38% nel 2003. Nel 2008, invece, accusò una correzione del 38,49% e nel 2009 avanzò del +23,45%. Nel 2018, invece, registrò un calo del -6,24% (dopo aver sfiorato un -20% nel corso del quarto trimestre) per poi sfoggiare un +28,88% nell’anno successivo.
Dall’inizio di quest’anno l’S&P 500 evidenzia un calo del 17,7% (al 17 novembre 2022), dopo aver toccato un minimo in ottobre a -25%. Tenendo conto delle serie storiche e, soprattutto, guardando al lungo termine che ci insegna come i mercati azionari tendano ad incrementare il valore di mercato nel tempo, le attuali quotazioni rappresentano occasioni d’acquisto. Seguendo la logica del buy the dip (comprare la flessione), come infatti si usa dire.
A tutti piacciono gli sconti, e a te?
Riprendiamo in considerazione sempre l’S&P 500. L’indice di Wall Street oscilla attualmente intorno ai 4.000 punti e nessuno può escludere che possa ritoccare il minimo delle ultime 52 settimane a 3.491 punti o che possa scendere ancora più in basso. Quello che però è certo è che se decidi di acquistare adesso compri azioni con il 20% circa di sconto rispetto al massimo di 4.818 punti. Guardando a quanto accaduto storicamente, puoi constatare come nel medio lungo termine i massimi vengano ritoccati per essere di nuovo superati.
Il tuo futuro non lo conosci, ma lo pianifichi
Nessuno vuole nascondere quanto questa crisi sia complessa, e quante siano le variabili che possano impattare. Per questo non è immaginabile una inversione a ‘V’ come accaduto nella primavera 2020 subito dopo il crollo delle Borse per lo scoppio della pandemia da Covid-19. Tuttavia, guardando agli ultimi dati sull’inflazione (in particolare negli Stati Uniti) e alla dinamica attesa dei tassi di interesse, forse il peggio è passato e il mercato comincia a guardare avanti intravedendo una luce in fondo al tunnel non troppo lontana. In ogni caso, con una prospettiva a lungo termine, anche questa crisi sarà metabolizzata dal mercato esattamente come tutte le precedenti nella storia.
Cosa ci ricorda la situazione in atto?
Tutto questo porta al vero insegnamento di questa crisi: ancora una volta capisci che disinvestire in momenti difficili è un errore osservando cosa succede se hai la pazienza e la freddezza di mantenere le posizioni e di rispettare l’impegno del corretto orizzonte temporale di investimento. Inoltre, se tu fossi scarico di azioni o avessi della liquidità da impiegare, i prezzi correnti di Borsa possono rappresentare un buon punto di entrata a sconto.
Un approccio che, tuttavia, non sempre hai l’opportunità di assimilare, anche dopo una prolungata esperienza negli investimenti. Per questo è indispensabile che ti affidi ad un consulente di fiducia che, grazie al continuo aggiornamento professionale e alle più innovative e sofisticate tecnologie disponibili, possa affiancarti per predisporre un adeguato piano di investimenti coerente con le TUE effettive esigenze personali e familiari.