FONDI PENSIONE, I NUOVI LIBRETTI DI RISPARMIO?
di Cristian Cecconi | pubblicato il 19 ottobre 2018
Chi di noi non lo ha avuto? Credo pochissimi! Fino a circa 10/15 anni fa uno dei più bei regali che si potesse fare ai propri figli o nipoti era senza dubbio il libretto di risparmio.
Sin dalla nascita e poi nelle varie ricorrenze (Sacramenti, compleanni, Natale, promozioni ed altri eventi) rappresentava un utile strumento dove versare qualsiasi somma e farla avere disponibile al beneficiario al momento del bisogno, quando magari avrebbe dovuto comprarsi una macchina o pagarsi gli studi universitari.
Forte anche dei rendimenti discreti del passato il libretto rappresentava sicuramente una delle migliori soluzioni per far fronte a diverse esigenze del suo beneficiario.
Oggi gli scenari sono enormemente cambiati, il libretto sta quasi sparendo dalla commercializzazione poiché è diventato uno strumento infruttifero o quasi; pensare di lasciare somme ferme per 15 / 20 anni e vedersi riconoscere un tasso di interesso lordo dello 0,2% non è di certo una buona operazione finanziaria.
Il mercato oggi offre soluzioni più adeguate ma sopratutto più redditizie rispetto ai libretti; un'alternativa estremamente valida è rappresentata dai fondi pensione!
D'altronde la previdenza complementare nasce proprio con lo scopo di accantonare risparmi nel tempo per raggiungere un capitale di cui beneficiare al momento del bisogno o da aggiungere al trattamento pensionistico pubblico che ahi noi sarà insufficiente.
La normativa vigente, contrariamente a quanto si crede, prevede la possibilità di adesione ai fondi pensione anche ai soggetti a carico ed ai minori, non bisogna quindi attendere la maggiore età per poter aderire alla previdenza complementare.
Quindi, perché regalare ai bimbi un fondo pensione al posto del libretto di risparmio?
Innanzitutto è una scelta socialmente utile in quanto educa finanziariamente sin da subito il giovane che inizia a comprendere il valore del denaro, il metodo di risparmio ed accantonamento e l'importanza della previdenza integrativa affiancata a quella pubblica.
In secondo luogo ci sono i rendimenti, i fondi pensione negli ultimi 5 anni hanno avuto in media un rendimento annuo netto del 4,06% (fonte COVIP); sottolineo il fatto che si tratta di un rendimento calcolato facendo la media di tutte le linee di investimento (garantite, obbligazionarie, bilanciate ed azionarie) di tutti i fondi pensione aperti sottoscrivibili in Italia.
Inoltre, cosa non da poco, ci sono enormi vantaggi fiscali, infatti tutto quello che viene versato nel fondo pensione può essere dedotto fiscalmente fino ad un massimo di 5.164,57 € annui. Facciamo un esempio: supponiamo che la persona che effettua il versamento nel fondo pensione abbia un'aliquota fiscale IRPEF pari al 37%; se versa nel fondo del figlio, nipote o per se stesso 2.000 € riceverà un sconto sulle tasse di 740 €; in pratica avrà investito 2.000 € ma realmente ne avrà tirati fuori 1.260 €!
Quando poi il ragazzo avrà bisogno di denaro potrà prelevare fino al 75% della giacenza del fondo per ristrutturare la casa paterna, di famiglia o per comprarsene una nuova ed il 30% per altre esigenze.