INVESTIRE NEL MATTONE, CONVIENE O NO?
di Cristian Cecconi | pubblicato il 11 ottobre 2018
Secondo le ultime stime della Banca d’Italia quasi il 50% (5.000 miliardi di €) della ricchezza delle famiglie italiane sarebbe rappresentato da abitazioni.
Circa il 75% degli italiani è proprietario della casa dove abita, una delle percentuali più alte in Europa.
Nonostante sia stato l’origine della crisi finanziaria del 2007, il mercato immobiliare ancora oggi costituisce una delle principali scelte di destinazione dei risparmi degli italiani perché, secondo l’immaginario comune, il mattone è un bene tangibile, l’avere un tetto sopra la testa offre tranquillità e il pensiero di poter lasciare in eredità un immobile è una forte ambizione;
inoltre, a causa di una pessima educazione finanziaria, il mercato immobiliare sembra il più semplice e seguito tra tutti i vari mercati dei beni di investimento.
Anche se oggi i tassi dei mutui sono molto allettanti sei proprio sicuro che l’acquisto di una casa sia sempre un affare e che si
tratti di un investimento a basso rischio?
A guardare l’andamento dei prezzi pubblicato dall’ISTAT direi proprio di no.
I prezzi delle nuove abitazioni crescono anche se di poco mentre quelli delle abitazioni già esistenti da oltre 10 anni scende; dal 2007 ad oggi, chi ha investito nel mattone, si ritrova con una perdita del 35% sul valore dello stesso.
Il mattone non ti garantisce rendimenti certi, anzi è fonte di spese e tassazioni che a volte non si prendono in considerazione, ed inoltre è un mercato suscettibile a shock politici ed economici pari a tutti gli altri.
Ma la cosa che più di tutte pesa su questa scelta è il fatto che l’acquisto di un immobile comporterebbe un forte sbilanciamento del tuo patrimonio verso beni illiquidi rendendo così tutto il tuo portafoglio più vulnerabile a bisogni di liquidità.
Come sempre ogni caso andrebbe valutato a se, ma a carattere generale oggi il mattone fatto come investimento comporta enormi rischi, rendimenti futuri incerti e soprattutto pensare di investire gran parte del proprio patrimonio in questo mercato potrebbe risultare una scelta pericolosa.