ITALIA, UN PARADISO FISCALE PER GLI SPORTIVI
di Cristian Cecconi | pubblicato il 13 gennaio 2020
Che l’Italia fosse un paradiso fiscale, per alcuni temi come il trasferimento generazionale del patrimonio, spero tu lo sapessi già visto che ne avevo parlato anche in questo mio articolo: L'ITALIA È UN PARADISO FISCALE?
Quello che però forse non sai è che dal 1 gennaio 2020, grazie all’entrata in vigore del Decreto Crescita (DL 34/2019), l’Italia è diventata un paradiso fiscale anche per tutti gli sportivi che decidono di trasferirsi nel nostro Paese; conditio sine qua non è che prima abbiano avuto la residenza all’estero per almeno 2 anni e che poi la mantengano in Italia per almeno altri due anni.
Le agevolazioni fiscali previste sono:
- riduzione del reddito imponibile del 50% (validità 5 anni) per i professionisti cioè quegli atleti che sono iscritti a Federazioni riconosciute come professionistiche dal CONI (F.I.G.C. – F.I.C. – F.I.G. – F.I.P.)
- riduzione del reddito imponibile del 70% (validità 5 anni) per i dilettanti, cioè tutti gli altri; qualora questi dovessero prendere la residenza nel Mezzogiorno la riduzione arriverebbe al 90%.
- imposta forfettaria di 100.000 € all’anno sui redditi prodotti all’estero
Come sempre la stessa medaglia ha comunque due facce… se da un lato gli atleti avranno enormi vantaggi da questa nuova ed attraente “accoglienza fiscale” (si ritroveranno di fatto con molti più soldi in tasca) e lo stesso sport italiano si arricchirà di nuovi campioni (lo stiamo già vedendo in questi giorni con importanti ritorni in Serie A) dall’altro lato le cose potrebbero non cambiare molto, anzi non è detto che peggiorino: più soldi = più rischi!
A comprova di questo ti invito a rileggere due mie pubblicazioni a riguardo:
ALLARME POVERTÀ TRA I CALCIATORI, TUTTA COLPA DEGLI INVESTIMENTI SBAGLIATI
DAGLI SPORTIVI AGLI ATTORI, COME NON FINIRE SUL LASTRICO